La festa di Sant'Antonio

A Monteroni, la prima domenica di agosto, si festeggia Sant’Antonio. Poiché i contadini di Monteroni in quel periodo erano impregnati con la mietitura la festa fu spostata alla seconda domenica di agosto. La statua d’argento fu rubata con l’intenzione di fonderla, ma mentre i ladri fuggivano con la statua, quest’ultima divenne pesantissima. Così dovettero fermarsi e abbandonarla sul ciglio della strada.
Angelo Belligiano

Il patrono a Monteroni è Sant’Antonio e si festeggia la prima domenica di agosto, considerato un giorno festivo durante il quale non si lavorava. I contadini erano impegnati con la mietitura. Un commerciante di Monteroni donò alla comunità una statua d’argento del Santo. Un ricco possidente doveva smaltire l’olio che era nei depositi e fece voto che avrebbe donato la statua se il Santo l’avesse aiutato a vendere l’olio che possedeva. Sei malviventi rubarono la statua del Santo, ma mentre fuggivano questa divenne pesantissima e la abbandonarono sul ciglio della strada. L’ex custode della Chiesa fu sospettato ma poi messo in libertà poiché i ladri confessarono il furto.
Daniela Cappello

Il patrono di Monteroni è Sant’Antonio e viene festeggiato solennemente la prima domenica di agosto e si festeggia proprio in questa data perché in passato il 13 giugno era considerato festivo e non si lavorava. Verso la fine del diciassettesimo secolo, Pietro Putignano, un commerciante di Monteroni, donò alla comunità una preziosa statua del Santo e siccome non aveva venduto una grande quantità d’olio, fece voto che avrebbe donato alla comunità una statua d’argento qualora il Santo lo avesse aiutato a vendere il prodotto. Fu fatta realizzare dai migliori argentieri napoletani ma il 4 dicembre 1876, sei malviventi rubarono la statua con l’intenzione di fonderla e ricavarne l’argento, ma mentre fuggivano a piedi verso Lecce, oltrepassando l’incrocio di Arnesano, la statua divenne pesantissima e furono costretti a fermarsi e abbandonarla sul ciglio della strada. Indispettiti, portarono via la statua di Gesù Bambino e il giglio. In un primo momento fu accusato del furto Vincenzo Cappello, ex custode della Chiesa, ma in seguito si scoprì che il colpevole fu Frate Angelo Bisconti, dando molto stupore ai Monteronesi.
Andrea Monferrini

Sant’Antonio di Monteroni non si festeggia il 13 giugno, come prevede la Chiesa, perché nel diciottesimo secolo il 13 giugno non si lavorava, in quanto i contadini erano impegnati con la mietitura. Fu commissionata la realizzazione di una statua d’argento da un commerciante che non riusciva a vendere tutto l’olio. Ma il Santo gli fece questa grazia e i migliori argentieri la costruirono. Dei malviventi cercarono di rubare la statua e fonderla, ma mentre scappavano con essa divenne pesante e la abbandonarono. Fu accusato del furto l’ex custode della Chiesa Vincenzo Cappello, ma essendo innocente fu messo in libertà.
Mirella Bleve

Sant’Antonio si festeggia a Monteroni la prima domenica di agosto, poiché a giugno i contadini erano impegnati con la mietitura. Pietro Putignano, commerciante di Monteroni era un ricco produttore di olio che però non era riuscito a vendere interamente. Così fece voto al Santo che se avesse venduto tutto l’olio avrebbe realizzato la statua d’argento. Nel 1876, sei malviventi rubarono la statua con l’intenzione di fonderla, ma mentre fuggivano con essa a piedi verso Lecce, una volta superato l’incrocio per Arnesano la statua divenne pesantissima e la abbandonarono sul ciglio della strada. I ladri fecero un patto di sangue: l’ultimo a morire avrebbe confessato il furto e fu incolpato Vincenzo Cappello, ex custode della Chiesa.
Simona Coppola

La festa di Sant’Antonio si festeggia nella prima domenica di agosto. Pietro Putignano donò una statua d’argento del Santo. Pietro aveva un gran quantitativo d’olio che non riusciva a svendere dal deposito e quindi fece un voto che consisteva  nel donare una statua d’argento in cambio della vendita dell’olio. Il 4 dicembre 1876 dei ladri rubarono la statua per fonderla e produrre l’argento. Ma mentre la rubarono, durante il tragitto divenne pesante e i ladri furono costruiti ed abbandonati. I ladri giurarono che l’ultimo a morire doveva confessare il furto della statua. Fu incolpato dapprima Vincenzo Cappello, rimasto in carcere per sei mesi. Giuseppe Corallo, ultimo testimone prima di morire, nominò dei complici.
Antonio Pantalone

Sant’Antonio, patrono di Monteroni, si festeggia la prima domenica di agosto dalla fine del diciottesimo secolo. Pietro Putignano, commerciante di Monteroni, pregò San Pietro per fargli vendere tutto l’olio. Nel 1876, sei malviventi rubarono la statua del santo con l’intenzione di fonderla e ricavarne l’argento. Mentre fuggivano a piedi verso Lecce, oltrepassando l’incrocio verso Arnesano, la statua divenne pesantissima e furono obbligati a fermarsi e ad abbandonarla sul ciglio della strada, dove poi costruirono una cappella.
Maria Concetta Tondo