Ciao amore

È la storia di un amore interrotto dalla morte prematura di lei.
Ciao amore, vieni dammi la mano. Stasera ci tuffiamo nel tramonto, ce lo regaliamo con il suo colore rosso che io amo: quel rosso che raccoglie ogni sua sfumatura, che trasforma la realtà in sentimenti, come nessun pittore è capace di fare. Ci siamo mai chiesti perché un tramonto è così bello, perché raggiunge quel fascino di quella perfezione? Perché ci ricorda la perfezione della natura dove ritroviamo il rosso sulle foglie degli alberi che tappezzano prati, boschi e marciapiedi? Penso che sia semplicissimo perché posa il nostro sguardo rivolto all’oltre. Ci permette il sogno, la fantasia, la gioia, ci trasporta anche lontano da noi e ci mantiene per pochi istanti lontani dall’uomo perché il male della Terra è l’uomo. Vedi laggiù il mondo non contiene differenze, laggiù non vivono ragazze, laggiù la differenza è straordinariamente uguale. Ha solo il rosso e il suo potere; il rosso è sangue uguale per tutti, anche per gli animali, il solo che consente la vita. Ha il potere di essere oltre di lasciarci ammirare escludendoci; ha la primizia di esserci lontano, dove non possiamo nulla… Forse è per quello che quel Dio che sto imparando a conoscere ti ha tolta a me, perché era un amore troppo grande e l’uomo lo avrebbe rovinato. Mi ha lasciato la tua alba e poi per me soltanto il tramonto… Allora impariamo la parola pace e consideriamo gli altri fratelli e sorelle, consideriamo il prossimo come una nostra fotocopia pur bella differenza. Ora guarda il tramonto finché si spegne. Tu da lassù hai conoscenza e confidenza perciò sai. Io da quaggiù conservo le mancanze. Buona pace. Buon lavoro a tutti. E a te sereno, oltre amore.

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