viaggio

Intervista a Felicita Custodero Scardaccione

Il giorno 27 del mese di novembre, in occasione della manifestazione "Città del libro" abbiamo intervistato la scrittrice Felicita Scardaccione Custodero, anche giornalista del Corriere del Mezzogiorno. Il tema affrontato è stato quello sugli attentati terroristici in Francia ,e, per informare i bambini di queste problematiche  ha scritto il libro "Fenicottera alla ricerca del sorriso perduto".

Storia d'amore

Ascoltate signori e signore, ognuno di noi
ha un destino.Conoscevo uno studente di nome Giuseppe, figlio di un illustre dottore, che amoreggiava con una ragazza di umili origini che andava a scuola con lui, si amavano giurandosi eterno amore.  Quando il padre venne a conoscenza di questa storia d'amore non contento, rimproverò il  figlio il quale comunicò al padre che presto sarebbe partito per  Roma a trovare Rosetta. Arrivato a destinazione raccontò tutto alla sua amata. Rosetta dopo avere ascoltato il suo amato,piangendo disse:"ubbidisci ai tuoi genitori, non puoi

Fiori di Carta: verso l'infinito e oltre!

Quando andavo a scuola ed era il giorno del Compito in classe di Italiano, spesso i miei compagni mi dileggiavano perchè, prima di cominciare a scrivere qualcosa, passavo non pochi minuti a leggere e rileggere la traccia del tema che dovevamo svolgere. Eravamo solo io, la traccia e il foglio bianco.

Il veliero di Fiori di Carta

In un momento particolare della mia vita, mi è stata data la possibilità di fare la conoscenza di persone molto impegnate a dare il meglio di loro stesse per la realizzazione di “Fiori di Carta Magazine”. La cosa più bella è stata sentirmi dal primo giorno partecipe di questo bel gruppo. Ognuno di noi salirà sul “veliero” che ci porterà in mare aperto e, come Ulisse, affronteremo tutte le intemperie della vita, soffieremo insieme sulle vele per andare lontano, verso terre e gente nuove.

Le nuove "rotte" di Fiori di Carta

Cercando nuove “rotte”, abbiamo intrapreso un viaggio e ogni giorno, con la forza e l’impegno di tutti (Utenti, Operatori, Volontari), e con un confronto alla pari, condividendo paure e insicurezze, abbiamo fatto spirare un “vento” nuovo per spingere il nostro “veliero”,  scoprendo una nuova identità. (Ora)Bisogna scegliere la “rotta” migliore e capire che la felicità più grande è essere utili agli altri per vivere un’umanità che si soffermi a respirare il profumo di ciò che ci circonda.

Viva il Magazine online!

Mi chiamo Vito Scardino e frequento il Centro riabilitativo di Lequile da ben 23 anni. Sin dal suo inizio, 5 anni fa, collaboro anche a un giornalino “speciale”: “Fiori di Carta”. In questi anni, ho visto parecchi visi e abbiamo fatto numerose gite, sempre scrivendo le nostre impressioni per il Magazine, l’ultima quella di Peschici che mi è piaciuta molto.

Il mio viaggio in Fiori di Carta

Il Magazine online è un’esperienza molto importante e significativa: mi fa mettere in gioco per condividere insieme opinioni, pareri, argomenti di cultura e il tutto avviene con molta affabilità. I volontari e la dott.ssa Rosella Vigilante sono persone molto buone e disponibili che ci aiutano e ci stanno sempre accanto nel momento del bisogno. Le iniziative e le interviste che facciamo sono molto interessanti, perché ci fanno arricchire culturalmente, con responsabilità e indipendenza, mettendoci a contatto con la società e il mondo del lavoro.

Fiori di Carta: non solo un "giornalino"

Sono stata tra le prime a imbarcarsi sul veliero “Fiori di Carta”, all’inizio solo per assolvere un dovere lavorativo. Ricordo che nel luglio del 2008 sostenni il colloquio preliminare allo svolgimento del servizio civile nazionale. Mi trovai di fronte un ragazzo che non riusciva a contenere una logorroica e irata signora dai lunghi capelli neri. Lei mi chiese se sapevo quale attività avevano intenzione di intraprendere. Io non seppi rispondere e pensai: “Quista pretende puru ca l’aggiu leggere allu pensiero… ncignamu buenu!”. L’irata signora continuò: “Ma sai usare almeno il PC?

Il mio viaggio con Fiori di Carta

Una delle cose che amo di più è viaggiare, conoscere paesi e gente nuova. Per questo, quando mi hanno proposto di aderire al gruppo “Fiori di Carta” ho accettato con entusiasmo. Avevo da poco intrapreso con loro una gita  a Peschici e ad alcuni castelli del Gargano e mi avevano favorevolmente colpito la bellezza dei luoghi e il calore della compagnia.

Pagine