dolore

Silenzioso urlo

Urlo silente di chi donna nasce,
in un mondo dove esseri senza nome,
con istinto animalesco,
squarciano sogni  desideri
lasciando negli occhi il buio più profondo.

Ferite che bruciano,
sull’inerme corpo,
sfiaccano la mente,
avvolgendola in un assordante vuoto.

Ignomìnia,feroce s’accanisce,
nell’ombra omertosa
di squallide mura.

Inermi vittime,
soggiogate da perverse minacce,
gridano il dolore
che attanaglia il cuore.

Editoriale di Leda Cesari

Dalla comodità dall'agio, dal benessere non è mai nato nulla, o quasi: di poetico, almeno. Citare Alda Merini in un contesto del genere, infatti, sarebbe fin troppo scontato. Cambiamo allora artista, e discutiamone: pensate forse che Van Gogh avrebbe dipinto i suoi celebri Girasoli, o la sua struggente Notte stellata, stando comodamente seduto dietro una scrivania da manager affermato, o dopo un giro a Montecarlo con la fiamma di turno, nella sua nuovissima Mercedes?