Il castello di Peschici

Quando siamo andati a Peschici, si è trattato di un’esperienza indimenticabile, svoltata l’ultima curva ci è apparso un meraviglioso paese adagiato su una rupe a picco sul mare che domina una baia incantevole. Qui, sulla costa si confonde il verde dei pini d’Aleppo che si specchiano nell’azzurro cristallino del mare. Gli storici Maria Teresa Rauzino ed il prof Giannini ci hanno accompagnato nel nostro itinerario storico a partire dalla “Porta del Ponte”.

Il castello di Peschici fu costruito in epoca medioevale e sorge adagiato sopra ad un’alta roccia a strapiombo sul mare. Esso venne edificato dai normanni tra il X e il XI secolo allo scopo di difendere queste terre dagli attacchi e dalle scorribande dei saraceni e dei pirati. In origine risedettero nel castello i monaci dell’abazie delle Tremiti. Durante il regno di Federico II, il castello fu abbellito con l’edificazione della splendida torre chiamata “Rocca Imperiale”.

Nel XVI secolo, durante il viceregno spagnolo, per far fronte al pericolo turco venne edificata una recinzione protettiva chiamata “Recinto Baronale” che ancor oggi cinge le strutture medioevali.  Nel XIX  secolo il castello divenne proprietà di alcuni ricchi del luogo: oggi questo maestoso ed imponente monumento è visitabile grazie a un accurato restauro che permette di rivivere la suggestione passeggiando attraverso le antiche segrete in pietra viva. Vi è anche una mostra permanente degli strumenti di tortura del medioevo.

La leggenda

Fra i piu noti corsari che attaccarono il Gargano  vi fu Khair Ad-Din, detto il barbarossa, al servizio di Solimano. Barbarossa durante la ricostruzione della flotta ottomana divenne il “Re del mare”. Si vocifera che, durante le sue scorribande, giunto a Kalena,  abbia seppellito la salma della figlia ponendole come cuscino un vitello d’oro. Tesoro che ancora oggi si ricerca.

In questo video il prof. Piero Giannini, insieme alla dott.ssa Maria Teresa Rauzino, ci accompagna nella visita del Castello.

Spagnolo Giovanni

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