Il complesso francescano di Sant'Antonio a Fulgenzio

Il viaggio di “Fiori di carta” continua con la conoscenza del complesso francescano. Esso si è presentato ai nostri occhi con il suo fascino determinato dalla bellezza della chiesa. La chiesa di Sant’Antonio di Padova nota con il nome di Fulgenzio, fu consacrata e dedicata nel 1910 a Sant’Antonio di Padova. I monaci, per l’occasione fecero realizzare una statua in cartapesta da Salvatore Sacquegna. La guida, il dott. Politi, ci fa notare la semplicità della facciata esterna con alcuni richiami d’arte in stile romanico, normanno e gotico che si contrappongono alla ricchezza degli affreschi della grande navata centrale e delle due navate laterali. La pianta della chiesa è neogotica, e le sei aperture circolari poste in alto al centro di ogni campata e attraverso il rosone penetrano i raggi del sole che rendono unica l’atmosfera di questo luogo sacro. Accanto alla chiesa vi sono il convento, la Biblioteca e la Pinacoteca. Tutto questo anticamente era un’antica dimora di una nobile famiglia leccese “Fulgenzio Della Monica”, ereditato nel 1645 dal nobile Albrizzi che lasciò per parecchi anni in stato di degrado. L’immobile fu poi acquistato nel 1693 dai negozianti Rollo-Sforza che lo restaurarono e vi abitarono. In seguito nel 1900, passò nelle mani della signorina Letizia Balsamo che donò parte della proprietà ai monaci. La villa cinquecentesca oggi ospita la Pinacoteca e la Biblioteca “Roberto Caracciolo”. Anticamente il sotterraneo aveva un’apertura che conduceva all’aranceto e allo splendido ninfeo che è un mirabile esempio di architettura cinquecentesca nobiliare. Il percorso di questa visita culturale mi ha dato la possibilità di ammirare il patrimonio pittorico delle opere provenienti dai conventi delle città e della provincia che esprimono il tema francescano nel periodo barocco e della controriforma. Inoltre ho provato un’emozione fortissima nell’osservare le cinquecentine.