intervista a Gianna Greco della " Cooking Experience"

Martedì 6 febbraio 2018, tutti noi ragazzi facenti parte del magazine online "Fiori di carta" con la dott.ssa Rosella Vigilante abbiamo ospitato la sig.ra Gianna Greco della "cooking experience" di Lecce presso la cittadella della salute di Campi Sal.na per farle un'intervista. Ella ci ha subito detto che la sua scuola di cucina è nata nel 2008 e che le lezioni sono rivolte soprattutto agli stranieri. Poi ci ha parlato di sé dicendo che non nasce come cuoca, ma ha iniziato a lavorare a 16 anni come baby sitter, poi ha svolto altri mestieri, ha lavorato alla Telecom e alla Wind. A 35 anni ha iniziato ad appassionarsi delle ricette antiche e, girando casa per casa nelle zone di Maglie, Marittima e Tricase ne ha trovate più di 10.000. Ha iniziato a preparare i piatti e a fotografarli e li ha messi con le ricette sul sito web. Ella è nata come autodidatta imparando a cucinare con la mamma e con la nonna. Successivamente ha frequentato corsi di cucina, di sommelier, di degustazione di olio d'oliva e chef. Inizialmente avrebbe voluto aprire un ristorante in proprio ma poi con il marito ha pensato bene di aprire una scuola di cucina in una masseria di Supersano. La scuola è a conduzione familiare: ha il figlio che studia psicologia a Roma e parla inglese, la figlia parla perfettamente inglese, francese e spagnolo ed entrambi collaborano nell'attività. Il suo lavoro è molto stressante e avrebbe bisogno di 5 o 6 persone cioé di un aiuto cuoco, di un'altra persona che prenda le telefonate e veda l'email e di due signore per pulire, igienizzare la cucina e sterilizzare ogni cosa. Vorrebbe aprire anche una scuola di cucina a New York per far conoscere i nostri piatti e le nostre tradizioni: per esempio preparare il pane come facevano le nostre nonne nel Sud Italia con il lievito madre composto di acqua, farina, succo di pomodoro. L'impasto era tenuto a riposo per 4 ore al caldo e poi ogni tanto si aggiungeva farina poco alla volta. Il pane era fatto con grano pestato "stumpatu" mischiato con verdure o con legumi. Il procedimento era di lasciare il grano in ammollo e dopo un certo periodo veniva "stumpatu". Poi con l'aggiunta del lievito madre si facevano pezzi di pane che duravano anche un mese. La sua esperienza nel settore culinario le ha dato la possibilità di organizzare dei corsi a Londra e in Cina. Alla fine dell'intervista, la signora Gianna ci ha invitato a visitare la sua scuola di Lecce per farci degustare i suoi piatti e in particolare le sue specialità per le quali utilizza prodotti naturali,freschi e di stagione. Ci siamo poi cordialmente congedati.