blog di Andrea Monferrini

Chiesa di Fulgenzio

Io, assieme ai miei colleghi della Redazione "Fiori di Carta" ci siamo recati a Lecce per visitare la chiesa di S. Antonio a Fulgenzio, denominata dai leccesi: I Monaci. All'inizio di via del Mare si incontra la "Contrada Fulgenzio" antica dimora del nobile Fulgenzio della Monica; essa si estendeva dall'odierna chiesa al palazzo che oggi ospita un ristorante. La Contrada fu divisa nel 1833 quando inaugurarono la strada che portava al mare. L'interno della chiesa è costituito da nove altari, sei lungo la navata centrale, due nel transetto e l'altare centrale.

San Nicolò e Cataldo

Il 13 ottobre io e i miei amici della Redazione "Fiori di Carta" ci siamo recati a visitare la Chiesa di San Niccolò e Cataldo e il convento degli Olivetani. Essa è una memoria storica dell'epoca medievale ed è ubicata fuori dalle mura urbiche della città. All'interno sul soffitto erano presenti degli affreschi, mentre sulle navate di sinistra e di destra abbiamo osservato gli altari con le preziose tele e statue dei Santi. La guida ci ha mostrato la lapide di Ascanio Grandi che era un poeta leccese.

Ipazia, la femminista del quattrocento

Nell'intervista con l'architetto Michele Pagano, la redazione di "Fiori di carta" è venuta a conoscenza di una grande donna che è stata una matematica, un'astronoma e filosofa della Grecia antica. La sua cultura mutò il mondo maschile tanto da essere lapidata su ordine del vescovo Cirillo. Non sono poi tante le donne nel periodo dell'oscurantismo che hanno avuto la possibilità di distinguersi dalla scienza considerata sino a poco tempo fa appannaggio esclusivo del mondo maschile. La passione del sapere ha condizionato i risultati che erano stati raggiunti.

La storia culturale da Porta Rudiae al Duomo

L’8 maggio insieme al gruppo intervista di “Fiori di carta” siamo andati a Lecce per visitare le meraviglie della città. La prima tappa è stata Porta Rudiae che è la più antica delle quattro porte di Lecce. Essa volgeva verso l’antica città distrutta di Rudiae, da cui prese il nome ed ospitò i superstiti della città di Rudiae detti anche rusciari. Ubicata in via Adua, tra il viale dell’Università e via Dalmazio Birago, la porta che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione del 1703.

Una ragazza di nome Alice

Quando ero piccolo, all'età di 5 anni, in televisione vedevo sempre una favola molto bella che era quella di "Alice nel paese delle meraviglie" dove si racconta di una ragazza che all'inizio parla con sua sorella sotto un albero. All'improvviso vede un coniglio che ha sempre fretta. La scena che mi ha colpito maggiormente è stata quando la porta non si apriva nonostante Alice fosse alta per entrarci. L'altra scena interessante è stata quella quando era stata organizzata una grande tavolata con due personaggi: il cappellaio matto e il leprotto bisestile.

Una ragazza di nome Alice

Quando ero piccolo, all'età di 5 anni, in televisione vedevo sempre una favola molto bella che era quella di "Alice nel paese delle meraviglie" dove si racconta di una ragazza che all'inizio parla con sua sorella sotto un albero. All'improvviso vede un coniglio che ha sempre fretta. La scena che mi ha colpito maggiormente è stata quando la porta non si apriva nonostante Alice fosse alta per entrarci. L'altra scena interessante è stata quella quando era stata organizzata una grande tavolata con due personaggi: il cappellaio matto e il leprotto bisestile.

Le mie considerazioni sulla Fiaba "Alice nel Paese delle Meraviglie"

Io e i miei amici e il Centro Diurno di Lequile abbiamo letto, durante il laboratorio creativo di "Fiori di carta" il libro "Alice nel Paese delle meraviglie". Questa fiaba narra di una ragazza che per la prima volta vede un mondo immaginario che non ha mai visto nella sua vita. Di questo racconto i personaggi che mi sono piaciuti sono stati: il coniglio bianco, lo stragatto, il cappellaio matto, il leprotto bisestile, la regina dei cuori.

La semplicità di Davide Barletti

Davide Barletti è regista, sceneggiatore e produttore salentino, ha 46 anni, e ha realizzato dal 1995 al 2015 oltre 30 opere tra film, documentari, cortometraggi e lungometraggi che sono stati proiettati nei programmi Rai e nei festival nazionali e internazionali. Con il lungometraggio "Italian Sud Est" ha partecipato nel 2003 al 60° festival di arte cinematografica di Venezia. La redazione "Fiori di carta" ha incontrato il regista il 27/06/2018 presso il C.D. di Campi Sal.na per intervistarlo.

Mimino Palma

Mercoledì 12 giugno 2018, io ed i ragazzi di Lequile e Campi Sal.na abbiamo fatto un'intervista a Palma Mimino tramite una video chiamata effettuata con il cellulare della dott.ssa Vigilante. Egli è un carabiniere in congedo ed ha la passione della musica, tanto che ha iniziato a suonare nella banda di Francavilla Fontana, prima, e poi, in quella di Lecce. Dal 1981 al 2009 suona nella  banda di Squinzano. Ogni banda ha la sua divisa e quella di Lecce è di colore nero e si chiama Schipa d'Ascoli ed è attualmente diretta da Paolo Addesso e si è formata nel 1900.

La Passione e la mimica

Il sig. Costa ha riferito che la Passione è un canto di cantastorie unico nella regione Puglia, a Zollino dura 20 minuti e si è tramandato nel corso dei secoli. Anticamente solo i maschi la cantavano e nel 1981 il sig. Costa inserì un coro. Attualmente il Cantore Antimino Pellegrino canta la Passione in Griko  mimandola.

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