salute e benessere

Cosa mangio durante la pandemia

Il benessere si raggiunge a tavola mangiando pollo, tacchino e frutta secca. Inoltre, abbiamo appreso che ci sono altri cibi che ci aiutano ad affrontare questo periodo così particolare, che aumenta stress e nervosismo. Cercherò di ricordarlo perché io invece, quando sto nervoso, vado a mangiare in pizzeria cose come i fagottini con il wurstel, patatine e ketchup.

Cibo e pandemic fatigue

Oggi abbiamo letto un articolo dal titolo “L’ansia da pandemia si combatte anche a tavola” e abbiamo appreso che esistono dei particolari alimenti che possono aiutare ad affrontare la cosiddetta “pandemic fatigue”. Quest’ultima non è altro che una sensazione di stanchezza cronica causata dalla pandemia e l’OMS stima che circa il 60% degli europei ne siano afflitti. Abbiamo appreso che sono tanti gli alimenti utili a combatterla.
A cominciare dal cioccolato, che dà euforia, benessere e appagamento, ma anche le carni bianche (pollo, tacchino), che contribuiscono al buon umore.

Il cibo durante la pandemia

Anche in questi tempi di pandemia, l'alimentazione ci aiuta tanto e soprattutto certi tipi di alimenti, come il cioccolato che fà bene alla psiche e al fisico e le carni bianche che, come il cioccolato, sono cibi del buonumore. La frutta secca aiuta il rilassamento muscolare e le vitamine in essa contenute rafforzano il sistema immunitario e combattono lo stress. Altrettanto importanti sono i legumi, che aiutano ha contrastare l'ansia; i cereali integrali evitano picchi di malumore; la ricotta dona benessere soprattutto a chi svolge attività sportiva.

Alimentazione e Pandemia: come è cambiato il modo di mangiare

Nel corso della Pandemia Covid 19 sono cambiati gli stili di vita e le abitudini alimentari degli italiani spingendo gli acquisti verso prodotti locali e certificati: Infatti la paura per la pandemia, che si è originata nei paesi asiatici ,ha spinto i consumatori ad essere diffidenti verso i prodotti stranieri ed a preferire prodotti di qualità certificati all'origine. Si è quindi avuta una preferenza verso i prodotti made in Italy ed i prodotti locali a Km zero.