Il borgo medioevale di Nardò e il Museo della Memoria

Giovedì 11 giugno 2015, nell'ambito del progetto iniziato a dicembre su: "I BORGHI MEDIEVALI IN PUGLIA", io e gli altri ragazzi della redazione del giornale "Fiori di carta" di San Cesario e Campi Sal.na, accompagnati dai rispettivi operatori, abbiamo fatto tappa al borgo medievale di Nardò. Ma prima di arrivare a Nardò siamo andati a visitare il Museo della Memoria e dell'Accoglienza di Santa Maria al Bagno. Nella prima sala erano custoditi i murales realizzati da Zvi Miller. Nella seconda sala era ospitata una mostra di foto di ebrei profughi rifugiati di varie nazionalità, in grande maggioranza polacchi, cecoslovacchi, rumeni, ungheresi, austriaci, jugoslavi, tedeschi, lituani, spagnoli, greci, francesi, turchi e russi che negli ultimi due anni della 2^ guerra mondiale giunsero nel Salento scampati allo sterminio nazista o sfuggiti alle persecuzioni nazi - fasciste. Furono Santa Maria al Bagno, Santa Maria di Leuca e Santa Cesarea Terme quelle, già allora famose località balneari, ad essere scelte dagli alleati per l'istituzione dei campi di accoglienza. La guida ci ha spiegato che tra i profughi del campo e la popolazione locale si instaurarono rapporti umani, di aiuto prima, di cooperazione in seguito, fino a diventare amicizie che, in alcuni casi, hanno travalicato i confini geografici e della storia. La mostra fotografica ben documenta l'atmosfera che si viveva nel campo, i momenti di gioia e convivialità che gli ebrei tornavano a vivere. Proseguendo il nostro itinerario, siamo giunti finalmente a Nardò dove siamo stati accolti dal dott. Giuliano Rizzo che ci ha accompagnati a visitare il borgo antico con le relative chiese fino a giungere in piazza Salandra dove c'erano il settecentesco palazzo di città, la fontana del toro, il sedile di fine Cinquecento e la guglia dell'Immacolata. Un po' più avanti abbiamo fatto tappa alla Cattedrale ricca di affreschi e della volta in legno del periodo medievale. Abbiamo poi visitato poi il castello, attuale sede del Comune dove abbiamo intervistato la nostra guida dott. Rizzo il quale ci ha relazionato in maniera soddisfacente sulla comunità ebraica e sulla figura della dott.ssa Renata Fonte, consigliera comunale degli anni ottanta, che è stata uccisa per difendere la salvaguardia del parco naturale di Porto Selvaggio. Alle 14,00 dopo aver fatto un break al bar, siamo rientrati a casa.