Quel fiore siamo tutti noi!

Diverse volte la dott.ssa Rosella Vigilante ha insistito perchè partecipassi a “Fiori di Carta Magazine”. In un primo momento non capivo cosa volesse dire, ero negativa, ma alla fine ho accettato ed eccomi qua in “Fiori di Carta Magazine” e alle ore 9,30 al CSM di San Cesario: sono entrata nella stanza della redazione del Magazine “Fiori di Carta”. Confesso che è la prima volta che entro in un gruppo nel quale tutti sono partecipi e ti fanno percepire l’accoglienza. Sono arrivata nella redazione nel momento in cui s’iniziava a costruire il logo, cioè le idee e i concetti ideati dal gruppo e rappresentati con bellezza ed efficacia per catturare l’attenzione dell’occhio umano.

Il logo è un semplice fiore che sboccia dalle pagine di un libro aperto per formare un abbraccio: è multicolore, lievemente sfumato, unito. Abbiamo scelto il fiore con i bordi non contornati proprio per rappresentare la non chiusura di noi stessi in limiti, obblighi e ristrettezze nocive, imposti da altri: dove non vi è libertà di esprimersi per la persona e per il pensiero c’è il distacco, la freddezza, l’indifferenza, la mancanza di affettività.

Il libro, che a mio avviso può essere considerato come il libero arbitrio, si apre come fosse sfogliato da un colpo di vento. Dalla sua base, di colore nero, sboccia un fiore coloratissimo dandogli calore e affettività, tutto il necessario per una vita serena e tranquilla: quel fiore siamo tutti noi, con i nostri limiti, difetti, affettività, emotività.