Santa Maria a Cerrate

Vestita

di celestiale bellezza

ti aspettava sull’altare con gli occhi di chi ti ha voluto in sposa

con il suo sorriso e la sua gioia

intorno alla vostra promessa

così solenne

una maestosa chiesa e le sue colonne.

Il bacio vicino al pozzo

tra le foto di quel giorno

era l’11 di ottobre

una sera di fine estate

con leggera pioggia

come si dice delle spose fortunate.

Con una carezza ti asciugò il viso il tuo sposo

Bello per la più bella delle dee mai esistite

mentre il riso ben augurante

era ancora tra i capelli

lunghi folti e neri

presi stretti per le mani

ad accogliere applausi

tra le stelle

e a sentir forte l’emozione nei cuori

quei fiori freschi raccolti da un campo

così veri e uniti proprio come il vostro amore

che si colse all’improvviso

per non lasciarvi più

davanti la scuola

vi siete presentati

come se fosse già la seconda volta

che vi eravate incontrati.

C’è chi lo chiama destino chi incrocio delle vite

io so solo che dalla vostra unione

siamo nate noi tre

tre donne forti

grate di avervi avuto come genitori

ma anche tre donne

che ogni giorno devono lottare

con immenso dolore

di chi vorrebbe abbracciarvi

e parlarvi ancora

ma quando sorge l’alba

madre mia amata

mi piace immaginarvi

innamorati come sempre al mare o in quella chiesa

gli sguardi dopo quella carezza

il cielo

l’infinita volta sospesa

dopo questi giorni resi

ma voi…

voi felici come due sposi.

 

 

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