Riflessioni sulla violenza sulle donne

La donna è sempre stata considerata l’angelo del focolare, cioè colei che accudisce la famiglia con un dispiego di energie notevole, occupandosi di tutti gli aspetti pratici-economici. Essere casalinga, oggi, è una professione perché bisogna saper gestire la casa, e bisogna saper svolgere tutte le mansioni come saper cucinare, stirare, e lavare. Purtroppo se la donna si allontana da questa figura, l’uomo subisce uno shock e reagisce talvolta con violenza. La violenza può essere psicologica e si esprime con frasi offensive nei riguardi della donna; violenza fisica, e quando si alzano le mani in maniera astuta, cioè colpendola con pesi nello stomaco e nella pancia senza lasciare traccia. A volte l’uomo interrompe le “prestazioni sessuali” oppure la costringe ad avere rapporti .  Cosa penso di tutto ciò? Il mio cuore si stringe per il dispiacere, perché benchè da ragazza sono stata una femminista, oggi  per il quieto vivere e per non bisticciare (almeno da parte mia), posso affermare che faccio parte  di questo gruppo di donne. E così trovo supporto con una mia amica, perché ci accomuna lo stesso straziante comportamento da parte dei nostri rispettivi coniugi. Ci rallegra uscire insieme la mattina per fare compere nei negozi di abbigliamento, ma mi rendo conto che facendo così , il dispetto, lo faccio più a me, perché  il conto corrente, a mio discapito, si sta prosciugando. Io  per fortuna che prendo le medicine che mi calmano e mi aiutano a sopportare tutto ciò. Ma, guardandomi allo specchio, sono triste e  non sono orgogliosa di me stessa.

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