Benvenuti nel meridione d'Italia

Martedì 27 febbraio 2018, noi ragazzi del magazine online "Fiori di carta" di Campi Sal.na e di Lequile ci siamo riuniti presso la Cittadella della salute di Campi per prendere visione del film "Benvenuti al sud" girato nel 2010 con la regia di Luca Miniero. Tale film è un remake cioé si ispira a un film francese del 2008, però le vicissitudini e i personaggi sono italiani. Alberto Colombo è il responsabile dell'ufficio postale in un paesino della Brianza. Egli viveva a Milano con la moglie Silvia e il figlioletto Chicco. Anche per accontentare la consorte era disposto a tutto pur di ottenere il trasferimento a Milano, ma la sua domanda venne rigettata perché risultava preceduto in graduatoria da un invalido. Così pensò di rifare la domanda fingendosi invalido, ma il suo trucco fu scoperto e per punizione fu mandato in Campania in un paesino del Cilento chiamato Castellabate in provincia di Salerno. Cominciò per lui un incubo perché lui e i suoi amici milanesi erano devastati da pregiudizi sul meridione, come la camorra, i rifiuti per le strade, il caldo afoso e i terroni scansafatiche. Alberto però con sorpresa, venuto al sud, si accorge che i suoi pregiudizi sono infondati. I colleghi lo accolgono con affetto e diventa molto amico del postino Mattia Volpe a cui darà un aiuto per riconquistare la fidanzata Maria. Alberto tiene nascosta la verità a Silvia e racconta tante bugie sul meridione anche per cercare di ricostruire il rapporto ormai logoro. Molto divertenti sono gli episodi vissuti da Alberto come quando la poliziotta durante il suo primo viaggio per il sud, lo multa perché rallenta il traffico e lo fa per una seconda volta per eccesso di velocità quando Alberto ritorna al sud. Altri episodi che mi sono rimasti particolarmente impressi sono quando il vigile di Castellabate Riccardo Zinna lo multa perché getta rifiuti dalla finestra di un palazzo, quando guida in stato di ebbrezza col motorino e quando durante una partita di calcio nella piazzetta rompe il vetro di una finestra. La moglie Silvia lo raggiunge col figlio Chicco a Castellabate e vede l'avverarsi di tutte le menzogne sentite dal marito come la sceneggiata del paesino pericoloso, fatiscente e caotico. Però la permanenza al sud si rivelerà un'esperienza fantastica che sarà difficile da dimenticare tanto che quando arriva la tanto attesa lettera di trasferimento a Milano, se ne dispiace fino alle lacrime. Per me il film è stato divertente perché ha cercato di superare in chiave comica la diversità e i contrasti che esistono in Italia fra settentrionali e meridionali

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