campagna

Intervista fratelli Rollo

L’intervista ai fratelli Rollo, proprietari dell’azienda agricola sita nel feudo di Veglie, denominato “Troali” è stata fatta in campagna e, a parte la scomodità di restare per tutto il tempo in piedi, mi ha dato delle sensazioni molto belle. La campagna è un luogo che mi rilassa dalle prime luci dell’alba sino alle luci del crepuscolo.

Conclusioni del " Progetto Coltiva te Stesso"

Ho terminato di lavorare verso il 15 febbraio,con la borsa lavoro che ho svolto per il progetto coltiva te stesso e mi sono trovato abbastanza bene perchè ho imparato nuove cose anche se non mi piace lavorare la terra.Io in un futuro prossimo non la rifarei più questa borsa lavoro,ma mi piacerebbe fare esperienza in un campo diverso come quello dell'informatica.

La casalinga nel passato

Il gruppo si reca ad intervistare un’anziana nonnina per conoscere gli antichi mestieri che una casalinga svolgeva. Quando era giovane  si recava, per guadagnarsi da vivere,  in campagna a lavorare il tabacco: prima di andare a lavorare si occupava delle faccende domestiche, si preparavano le “cofane”( catini di terra cotta che venivano usati per fare il bucato), l’acqua  si prendeva con le “menze” alla fontana e si usava la cenere dellu fucalire” come detersivo.

Intervista ai contadini

Il lavoro contadino è cambiato con il processo di industrializzazione, ma alcune tecniche non possono essere eseguite dalle macchine perché necessitano della manodopera dell’uomo: la “spuddrimatura” (potatura verde), e la “spollonatura”. Il signor Spagnolo e la signora Nestola hanno spiegato i vari cicli della cura della vite sino alla raccolta del prodotto: nella prima fase il contadino sfoltisce la pianta dalle foglie, tale procedimento si chiama spollonatura. In primavera inoltrata, dopo un lungo riposo della pianta, escono i grappoli.

Riflessioni: La civiltà contadina

Nella nostra età post-moderna, così complessa, può succedere talvolta di pensare ai tempi più stabili, certamente meno nevrotici. A quel passato, alla civiltà contadina guardava con inevitabile malinconia il grande poeta Pier Paolo Pisolini. L'eclettico artista vedeva in quella civiltà una semplicità e autenticità nei rapporti umani che il progresso avrebbe spazzato via.