Olivetani

San Nicolò e Cataldo

Il 13 ottobre io e i miei amici della Redazione "Fiori di Carta" ci siamo recati a visitare la Chiesa di San Niccolò e Cataldo e il convento degli Olivetani. Essa è una memoria storica dell'epoca medievale ed è ubicata fuori dalle mura urbiche della città. All'interno sul soffitto erano presenti degli affreschi, mentre sulle navate di sinistra e di destra abbiamo osservato gli altari con le preziose tele e statue dei Santi. La guida ci ha mostrato la lapide di Ascanio Grandi che era un poeta leccese.

San Nicolò e Cataldo

Con la signora Rosella, siamo andati a visitare la Chiesa dei Santissimi Nicolò e Cataldo. Di questa chiesa mi è piaciuto moltissimo la decorazione romanica dell'arco che si trova all'ingresso. Questo complesso secondo me è di una bellezza unica e quindi racchiude un valore inestimabile per i suoi affreschi. La porticina segreta che collegava la chiesa agli Olivetani ,è stata aperta per noi, per facilitarci l'ingresso all'Università.  E' stato emozionante passare tra gli studenti che nel corridoio ripetevano le materie di esame.

Fuori dalle porte

Fuori dalle mura della città di Lecce, il gruppo “Fiori di carta” ha visitato l’ex convento dei Padri Domenicani di fuori e la chiesa dei SS. Niccolò e Cataldo con l’annesso convento degli Olivetani. Il convento dei Domenicani di fuori ubicato sull’antica via per Lequile e Gallipoli, oggi via San Pietro in Lama. Nel XIV secolo esso apparteneva alla cosiddetta Provincia Regni e fu fondato dalla bolla pontificia di Papa Eugenio IV nel 1442.