La Satira

La difesa della satira oggi è un argomento di grande attualità, ci si domanda se essa debba avere dei limiti sanzionabili e molti, snaturandola del suo significato intrinseco, la confondono con l’insulto. Secondo me la satira non dovrebbe mai avere nessun tipo di limite da parte di chi ne fruisce, l’unico limite accettabile è quello che chi ne è autore dà a se stesso. Qualcuno ha detto “la satira è  il sale della democrazia” e questo è vero, ma è secondo me molto di più: essa è occasione di riflessione, di confronto, di discussione. L’ironia, il paradosso, il sarcasmo di cui ci si serve, aiutano a cambiare la prospettiva delle cose, con la satira sicuramente non ha spazio il “pensiero unico”, ma c’è spazio per la pluralità anche a volte dissociative e questo è indubbiamente positivo. È ovvio che siamo noi a scegliere quale satira va bene per noi e quale rifiutare perché volgare o pesante o eccessiva, ma si tratta qui di scelte individuali, che nulla hanno a che fare con limiti istituzionali o imposti dall’alto.