Intervista al Maestro Pierpaolo Martella

La Redazione Fiori di Carta ha intervistato il baritono Pierpaolo Martella, vincitore del prestigioso premio Ricci a soli diciott’anni:

1) In cosa consiste il concorso musicale “Premio Ricci” a cui Lei ha partecipato? Cosa ha provato nel momento in cui è stato proclamato vincitore di questo premio prestigioso?

Il Concorso Internazionale “Premio Ricci” è un concorso internazionale ed è stato il mio primo concorso lirico. Ho così raggiunto il primo obiettivo, dopo tre anni di studio con il tenore Maestro Salvatore Cordella, nella sua Accademia di canto lirico “Germogli D’Arte”. Ho provato una grandissima emozione per tutti i sacrifici fatti, perché con la premiazione diventano concreti motivandoti per il futuro.

2) Ha sentito più tensione nel momento in cui ha deciso di partecipare al concorso o giorni prima del debutto?

La tensione c’è sempre, perché non puoi sbagliare. Una volta sul palcoscenico la tensione diventa adrenalina, perché devi entusiasmare il pubblico e anche te stesso.

3) A quale età e da dove nasce questa passione? Come si è evoluta nel tempo?

Da sempre! Sono nato in un ambiente musicale dove la musica classica è predominante.

4) Quali sono le voci della lirica?

Le voci della lirica si suddividono in basso ,baritono,tenore quelle maschili e quelle femminili in contratto,mezzo soprano e soprano. Personalmente sono un baritono brillante di agilità cioè riesco ad avere fluidità nella velocità e nelle parole.

5) C’è una differenza tra una voce femminile e maschile?

C’è differenza, così come tra le voci anche all’interno della stessa tipologia di voce.

6) Quando canta davanti al pubblico, come combatte l’emotività?

Adoro il pubblico e mi piace guardare l’espressione di gioia dipinta sui volti. L’essere cantante dipende dalla reazione del pubblico.

7) Quanto tempo dedica all’allenamento della Sua voce?

Non c’è un tempo in qualsiasi momento io faccio agilità perché le mie corde devono essere allenate e ci vuole un allenamento costante se non sei costante non raggiungi gli obiettivi.

8) Quale teatro l’ha colpita di più?

Il teatro sociale che mi ha dato più soddisfazioni è stato quello di Como.

9) Quale sarà la Sua prossima tappa? Quali i progetti futuri?

Per il futuro ho tanti progetti di cui ancora non posso parlare. Il 10 agosto sarò a Copertino all’International Festival Art:”Germogli d’Arte”.

10) Qual è stato il Suo concorso più importante?

Ho partecipato a tanti concorsi, ma il vero concorso è stato nel 2018 all’età di diciotto anni partecipando al Concorso Internazionale con premiazione “Fausto Ricci”.

11) Ci sono stati artisti nella Sua famiglia?

 Da sempre. Sono nato in un ambiente musicale dove la musica classica è predominante.

12) Cosa pensa della Puglia rispetto all’arte?

La Puglia, rispetto ad alcune regioni del nord, ha una cultura ancora chiusa rispetto all’arte, ma pian piano si sta evolvendo. A mio parere la Lombardia è il modello da seguire perchè si sviluppano progetti integrati nei riguardi di ragazzi con disabilità sensoriale. Ad esempio, AsLiCo/Teatro Sociale di Como promuove l’integrazione, coinvolgendo tutti gli attori del territorio abbattendo le barriere, perché l’opera lirica è per tutti.

13) Lei ha mai vissuto delusioni nel Suo percorso artistico?

 Sì, ovviamente, però le delusioni fanno parte della vita ti aiutano e ti rinforzano.

14) Qual è la soddisfazione più grande che finora ha ottenuto?

La mia soddisfazione più grande è stata quella vissuta a Torino, Parma, Milano, debuttando nel ruolo di Dandini della Cenerentola di Gioacchino Rossini.

15) La situazione relativa al Covid ha influenzato l’ambiente artistico?

 Sì, non si possono fare spettacoli al chiuso. Sono obbligatorie le distanze e c’è stato un cambio totale. Le interazioni sono bloccate ed è tutto molto approssimativo.

17)Ritiene di avere più talento o volontà?

 Sono molto importanti entrambe, ma la costanza è fondamentale.