Intervista a Gianfranco Coppola sull'artista Ezechiele Leandro

Percorrendo quotidianamente la strada che conduce da Cavallino a Lequile non può passare inosservata la casa-museo di Ezechiele Leandro. Da qui è nata la curiosità di conoscere questo artista locale, attraverso uníintervista all'amico e critico d'arte Gianfranco Coppola, il più grande studioso di Leandro.

Quando è nato Ezechiele Leandro? Ezechiele è nato a Lequile nel 1905, ed è morto a San Cesario nel 1981.

Era sposato? Sì, e aveva quattro figli, di cui tre donne e un maschio che era affetto della Sindrome di Down. Sopravvive solo una delle figlie, che lavora presso un hotel a Lecce.

Come è nata in lui la passione per la scultura e la pittura? Leandro ha fatto il minatore in Africa, dove ha imparato dalle popolazioni indigene a mischiare le terre colorate con olio vegetale, per ottenere i colori. Prima di fare il minatore, però, era stato operaio di un pavimentista, il quale faceva il mosaico, e lui ha imparato a disegnare e a fare poi pittura prima di tutto con le tessere del mosaico, poi andando in Africa e lavorando in miniera.

Ma è un poí diverso il suo stile da quello che si vede in giro? Leandro appartiene a una categoria ben precisa di artisti, cioè quella degli artisti primitivi, l'Uomo di ottantamila anni fa, che disegnava e dipingeva con il sangue degli animali o con i loro escrementi, o con il carbone. L'Uomo era rappresentato stilizzato e quindi in modo primitivo. Queste opere in termine tecnico si chiamano pittogrammi, che è una parola greca: pitto significa pittura, gramma significa scrivere, e quindi pittogramma significa scrivere con i disegni.

Che tecniche utilizzava per dipingere? Leandro usava le terre miste a olio vegetale. Solo in seguito ha usato per alcune opere il tubetto, cioè la pasta colorata che ti permette di dipingere in maniera diversa. Nel secondo periodo, quello della scultura, si diede invece al Redimedi, termine inglese che significa riuso, riutilizzo in forma d'arte.

Cosa voleva esprimere Leandro con le proprie opere? Tutti gli artisti esprimono il loro Io: ogni artista, guardando un'opera díarte, si chiede cosa vuole raffigurare e la raffigura, a suo modo. Nelle sue raffigurazioni non c'è una donna, perché Leandro non ce l'aveva con le donne, ma quando lui parlava diceva "l'uomo è brutto". Neppure l'umanità, diceva, ma l'uomo; questo perchè chissà cosa ha passato nei primi anni della sua vita.

In quanti anni ha realizzato le suo opere? Io sono stato suo amico per oltre trentíanni, e ricordo che è stato ricoverato con me in ospedale alla fine degli anni '80, e anche lì si divertiva a disegnare. Quindi ha dipinto dal 1950 al 1980.

Il suo modo di fare arte ha riscosso successo o non è stato compreso? Leandro, per il suo carattere, non ha avuto fortuna perchè usava dei termini, oserei dire, offensivi. Leandro si riteneva solamente un artista, nel vero senso della parola. Leandro faceva la raffigurazione del maiale e poi si paragonava ad esso, e diceva che il maiale e l'artista sono la stessa cosa finchè sono vivi, perchè nessuno li può vedere quando sono morti: dal maiale si fa il prosciutto, invece l'artista diviene celebre, famoso. Leandro era figlio di NN, non aveva genitori, e ha pagato tutta la vita per questo fatto. Un ragazzo abbandonato e marchiato a vita, e lui infatti ha sempre risentito di questa particolarità, glielo hanno fatto sempre pesare. Lui era scontroso, quindi, prima di tutto per questa ragione, e cioè per l'essere stato figlio di NN, poi per l'aver lavorato in gioventù come uno schiavo, sia come operaio che come fraticello: da piccolo, infatti, Leandro è stato ospite del convento di San Francesco a Lequile, dove faceva tutti i lavori più umili. Quindi si è sentito umiliato per tutta la vita, per cui stava sempre in difesa: non si esprimeva mai.

Come Ë nata la sua amicizia con Leandro? Leandro aveva a San Cesario un deposito dove acquistava ferrivecchi; io frequentavo la scuola elementare, e con altri ragazzi trovavo il ferro e lo portavo da lui, che ce lo pagava cinque lire al chilo. Allora non era ancora líartista celebrato che è oggi, ma per noi era Lu Zacheli.

Come mai c'è stata questa incomprensione con i suoi concittadini mentre in Europa ha ottenuto grandi premi? Leandro era considerato come un diverso perchè non aveva genitori, perchè aveva fatto il chierichetto con i monaci, perchè aveva delle idee tutte sue.

rubrica: