La storia culturale da Porta Rudiae al Duomo

L’8 maggio insieme al gruppo intervista di “Fiori di carta” siamo andati a Lecce per visitare le meraviglie della città. La prima tappa è stata Porta Rudiae che è la più antica delle quattro porte di Lecce. Essa volgeva verso l’antica città distrutta di Rudiae, da cui prese il nome ed ospitò i superstiti della città di Rudiae detti anche rusciari. Ubicata in via Adua, tra il viale dell’Università e via Dalmazio Birago, la porta che vediamo oggi è frutto di una ricostruzione del 1703. Sopra i capitelli sono state scolpite le statue dei fondatori della città: Malennio, Dauno, Euippa e Idomeneo, con epigrafi esplicativi incisi sotto i busti. In alto vediamo le statue dei tre Santi: Sant’Irene, San Domenico e quella di Sant’Oronzo con un’epigrafe latina che narra la ricostruzione avvenuta con il sindaco Prospero Lubelli. La seconda tappa è stata la visita all’Accademia delle Belle Arti, che anticamente era un convento di suore attiguo alla Basilica della Madonna del Rosario, oggi in restauro ed è tutta in stile barocco. Fu iniziata a costruire da Giuseppe Zimbalo e alla sua morte il cantiere fu terminato da altri artisti. In un vicoletto di fronte alla Basilica abbiamo visitato un edificio che anticamente  le mamme lasciavano i bambini (gettarelli) che non potevano crescere. La nostra visita culturale è proseguita verso la Chiesa di Santa Teresa, quella di Sant’Anna per poi terminare in Piazza Duomo al museo e alla pinacoteca diocesana.