A confronto con il regista Davide Barletti

Nella mattinata di mercoledì 27 giugno 2018 la redazione “Fiori di carta” ha incontrato presso il C.D. di Campi Salentina il quarantaseienne regista, sceneggiatore, produttore Salentino Davide Barletti per un'intervista. Egli ci ha parlato di sé dicendo che, sin da piccolo gli piaceva molto leggere e fare fotografie. Terminata la scuola superiore, si trasferì a Roma per studiare Architettura e per seguire l’esempio del padre e del nonno che erano architetti. Ma a lui non piaceva molto disegnare, seguiva con entusiasmo l'urbanistica e lo studio del territorio. Si è occupato anche di politica e a Roma ha partecipato a delle manifestazioni. Così ha conosciuto un gruppo di giovani che amavano fare video e gli insegnarono a usare la videocamera. Ha iniziato a lavorare a Roma inviando fotografie ad alcuni giornali. In seguito il gruppo musicale “Sud Sound System” gli ha chiesto di fare un documentario e così con l'aiuto del gruppo di amici si recò a Lecce per realizzare questo video. In seguito i documentari sono diventati il suo lavoro e così abbandonò l'università. Dal 1995 al 2015 ha realizzato oltre 30 opere tra film, documentari, cortometraggi proiettati in televisione e in festival nazionali e internazionali. Con il lungometraggio del 2002 ha partecipato al 60° festival di arte cinematografica di Venezia. A questo film il regista è molto legato perché girarlo è stata un'esperienza umana intensa. Con esso gli è stata data la possibilità di conoscere meglio il suo territorio, il Salento: “la linea ferrata, il treno, univa tante storie di vita”. Nel 2008 nelle sale cinematografiche è uscito il lungometraggio “Fine pena mai”. Nel 2015 ha firmato la regia del film documentario: “Il paese dove gli alberi volano”. L'ultimo film è stato “La guerra dei cafoni” del 2017 che ha avuto molto successo di pubblico e di critica. Tratto da un libro di Carlo D'Amicis, è ambientato in un ipotetico paese del Salento, Torrematta, dove nel 1975 i figli dei signori e i figli dei cafoni (contadini) sono in guerra per il possesso di una spiaggia. E' una specie di favola con sullo sfondo un cambiamento epocale. Il regista ci ha riferito che il casting è durato vari mesi. Si è incontrato con circa 800 ragazzi delle scuole per sceglierne 22. Prima di girare il film i ragazzi hanno svolto un laboratorio di 2 mesi. Le riprese sono durate 5 settimane e si sono svolte nelle riserve naturali delle Cesine e di Torre Guaceto poi a Porto Badisco e alle cave di bauxite di Otranto. Attualmente il regista si è riscritto all'università alla facoltà di Scienze della comunicazione. L'incontro con Davide Barletti è stato molto interessante perché ci ha fatto conoscere quanto lavoro c'è dietro la realizzazione di un film.